L’Italia è il regno delle meraviglie. Anche un piccolo paese custodisce i suoi tesori, che cura e difende dal tempo.
L’Italia è anche il paese in cui è nata l’opera e in cui il teatro ha vissuto secoli di splendore. Ancora oggi le regioni italiane sono disseminate di teatri magnifici, molti dei quali ancora in perfetto stato di conservazione e usati.
Escludendo i teatri più famosi, come il Teatro alla Scala di Milano e La Fenice, ho redatto una brevissima lista dei teatri più antichi e magnifici che abbiamo, di capienza varia e alcuni pressoché sconosciuti.
Teatro Olimpico Vicenza
Progettato dall’architetto rinascimentale Andrea Palladio nel 1580, è il primo e più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna. Ancora oggi in funzione e patrimonio dell’UNESCO. Si chiama Olimpico perché venne sovvenzionato dalla Accademia Olimpica, un’antica istituzione culturale di Vicenza composta da intellettuali per la promozione della cultura e dell’arte.
Teatro all’Antica Sabbioneta
Costruito tra il 1588 ed il 1590 dall’architetto Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio. Committente dell’opera fu Vespasiano Gonzaga, duca della piccola e sontuosa cittadina padana.
Teatro Farnese Parma
Venne fatto costruire a partire dal 1618 dal duca di Parma e Piacenza. L’architetto fu Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, che si ispirò ai teatri di Vicenza e di Sabbioneta. Ancora oggi è sede di alcune rappresentazioni concertistiche ed operistiche del Teatro Regio di Parma.
Teatro Carignano di Torino
Questo teatro venne costruito all’inizio del Settecento per desiderio dei principi di Carignano, per ospitare rappresentazioni sceniche destinate al pubblico nobile. Fu poi ingrandito nella seconda metà dello stesso secolo. I restauri, terminati nel 2009, hanno ripristinato gli originali ingressi del teatro e parte dell’antica birreria sotterranea, trasformata poi nel foyer della struttura.
Teatrino di Villa Aldrovandi-Mazzacurati
Questo autentico gioiello è stato edificato nell’ala sinistra della Villa Aldrovandi Mazzacorati di Bologna, e costituisce l’unico esempio di teatro privato suburbano a noi pervenuto in quella zona. Espressione della vivacità culturale del secolo dei lumi, fu realizzato nel 1763 per volere di Giovan Francesco Aldrovandi, attore dilettante commediografo e cultore appassionato di teatro. L’inaugurazione si tenne con la tragedia scritta da Voltaire nel 1736 l’Alzira e tradotta da Vincenzo Fontanelli, esponente della corte degli Estensi di Modena e suocero del proprietario.
Teatro Scientifico di Mantova
Realizzato da Antonio Bibbiena nel 1767 ha oggi un una facciata del Piermarini, lo stesso architetto del Teatro alla Scala, e realizzata da Paolo Pozzo.
Venne detto ‘Scientifico’, poiché doveva ospitare riunioni accademiche di istruzione ed educazione, in linea con le finalità dell’Accademia e lo spirito illuministico dell’epoca.
Teatro Angelo Mariani – Sant’Agata Feltria
In questo paese della provincia di Rimini, sorge questo piccolo teatro di inizio Settecento completamente in legno, dalla cavea alle colonne portanti al palcoscenico.
Teatro Comunale Claudio Abbado – Ferrara
Il Teatro comunale di Ferrara è il più importante teatro di Ferrara. È stato costruito dal 1773 al 1797 da Antonio Foschini e Cosimo Morelli ed è a pochi metri dal Castello Estense.
Teatro di Corte della Reggia di Caserta
Voluto dal re Carlo III di Borbone sul modello del teatro di S. Carlo di Napoli, il teatro di Corte, vero e proprio gioiello architettonico, venne realizzato da Luigi Vanvitelli in modo che potesse aprirsi sul fondo verso il parco della Reggia, come avvenne in occasione della rappresentazione della Didone abbandonata, opera su libretto di Pietro Metastasio, quando fu simulato l’incendio di Cartagine. Il teatro fu inaugurato nel 1768, con cinque ordini di palchetti su impianto a ferro di cavallo, sontuosamente decorati con profluvio di ornamenti ed elementi allegorico-celebrativi che alludono alla casa regnante.
Teatrino di corte Palazzo Reale di Napoli
Realizzato nel 1768Fu in occasione del matrimonio tra Ferdinando I delle Due Sicilie e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena e inaugurato con una Serenata di Giovanni Battista Bassi su musiche di Giovanni Paisiello: nel corso degli anni a seguire ospitò commedie di Cimarosa, Paisiello e Piccinni. Nel 1799 al suo interno fu proclamata la Repubblica napoletana. Dopo ingenti restauri fin dall’immediato dopoguerra, è stato riaperto definitivamente nel 2012.
Lascia un commento